Presto i motociclisti maggiorenni potranno guidare motocicli di cilindrata 125 sulle arterie a scorrimento veloce. Un recente emendamento al Codice della Strada prevede questa novità: l’Italia, finalmente, potrà allinearsi con gli altri Paesi europei.
Verso il si a moto 125 in autostrada
Il 16 febbraio 2024 la Commissione Trasporti della Camera ha approvato un emendamento al Codice della Strada che autorizza i motocicli 125 a circolare anche su autostrade e tangenziali. La modifica riguarda l’articolo 175 comma 2, che finora permetteva la circolazione solo alle moto con cilindrata uguale o superiore a 150 centimetri cubici. La riforma abbassa anche il limite per i motocicli elettrici, da 11 kiloWatt a 6 kiloWatt.
L’emendamento include una limitazione anagrafica: solo i conducenti maggiorenni, muniti di patente A, B o superiore, oppure con patente A1 o A2 da almeno due anni, potranno guidare i 125 su strade a tre corsie e tangenziali.
Patente A: le nuove regole
Le regole per ottenere le patenti A e A2 sono cambiate nuovamente con l’introduzione della legge 108/2022. Da agosto 2022, infatti, è possibile conseguire queste patenti senza sostenere un esame pratico, ma solo in determinate condizioni: i possessori di patente A1 da almeno due anni possono ottenere la patente A2, e quelli con patente A2 da almeno due anni possono ottenere la patente A, seguendo il corso di formazione invece dell’esame pratico. Per approfondire l’argomento leggi l’articolo completo Nuove regole 2022 per la patente A2 e A: cosa cambia
Soddisfazione da parte dell’ANCMA
Confindustria ANCMA, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, attendeva questa norma da molto tempo. Il presidente di ANCMA, Paolo Magri, ha commentato:
Non solo l’Italia si allineerebbe finalmente al resto dell’Europa, dove è già consentito il transito, ma lo scenario che si prospetta, per il quale l’Associazione si sta spendendo da anni, rappresenterebbe un risultato molto importante per i produttori, l’industria di riferimento e per gli utenti della strada. Un esito quindi molto significativo raggiunto dall’Associazione prima del voto definitivo dell’Aula, per il quale ringraziamo i componenti della Commissione e il Governo.
Il provvedimento diventerà operativo solo dopo l’approvazione definitiva in Parlamento.