Quando si decide di voler cambiare lo scooter, o la moto, si può scegliere di rottamare il vecchio mezzo, anche in vista degli incentivi e dei Bonus che lo Stato mette a disposizione, ogni anno, per incoraggiare l’acquisto di due ruote meno inquinanti. La rottamazione avviene anche quando si vuole demolire la propria moto. Vediamo cosa fare se si decide di rottamare la propria moto: i passaggi fondamentali, i documenti necessari e i costi.
Rottamazione della moto: la procedura
La rottamazione della moto è un po’ più complicata rispetto a quella del ciclomotore (cilindrata inferiore a 50 cc).
Passaggi per rottamare il ciclomotore
Per i ciclomotori, infatti, i passaggi sono fondamentalmente due:
- Presentare al centro di raccolta autorizzato o al centro di rottamazione il mezzo con i seguenti documenti: copia del libretto, copia fronte/retro della Carta d’Identità e copia fronte/retro del Codice Fiscale.
- Procedere alla richiesta di radiazione dall’archivio della Motorizzazione, presso gli Uffici della Motorizzazione Civile o delegazione ACI (Modello TT2118), con i seguenti documenti: certificato di rottamazione rilasciato dal Centro di Raccolta autorizzato vedi punto 1), le ricevute del versamento di 10,20 € (Diritti) e 32 € (marche da bollo) per cessazione della circolazione per demolizione di veicoli non iscritti al PRA e Istanza di cessazione della circolazione.
La moto è registrata al PRA
Oltre a questi due passaggi, chi vuole rottamare una motocicletta deve eseguire un passaggio in più: il motociclo, infatti, è registrato al PRA. Per la rottamazione della moto, quindi, è necessario presentare anche la richiesta di cancellazione dal Pubblico Registro. Entro 30 giorni dalla consegna della moto, il centro di raccolta autorizzato dovrà presentare apposita richiesta di Cessazione della Circolazione per Demolizione del Veicolo. Viene, inoltre, rilasciato il certificato di rottamazione: documento che attesta che il proprietario è sollevato da responsabilità future e adempimenti fiscali successivi.
Centri autorizzati e Concessionari possono sbrigare le pratiche per vostro conto
Quando si decide di sostituite la moto vecchia con una nuova, è possibile rottamarla direttamente presso il concessionario dove di acquista il nuovo. Oltre a ottenere sconti e possibili Bonus previsti, la pratica verrà gestita interamente dal rivenditore, sgravandovi dal peso di dover fare diversi giri, con la paura di sbagliare qualcosa. Anche i centri specializzati per la rottamazione offrono, a determinati costi, un servizio all inclusive. Per capire se vi conviene affidarvi al centro o fare in autonomia, di seguito riepiloghiamo i costi di una rottamazione della moto.
Quanto costa rottamare la moto?
La demolizione della moto, a differenza di quella delle automobili, è a pagamento. Il motivo è semplice: se per le auto è possibile trovare pezzi che si possono rivendere, di una moto demolita è raro che si salvi qualcosa. Il prezzo della demolizione varia dai 50 agli oltre 100 euro, a seconda dei casi e del centro a cui vi rivolgete. A questo costo vanno aggiunte delle spese fisse, quali:
- Imposta di bollo: 32 € / Se si presenta il modello NP3B, la Nota libera PRA: 48 €
- Emolumenti ACI: 13,50 €
Alle spese sopraindicate va aggiunto il trasferimento della motocicletta, se non fosse più in grado di muoversi.