La motocicletta ha il privilegio di vantare una storia di oltre un secolo ed un percorso attraverso gli anni che ha emozionato e appassionato milioni di persone nel mondo.
Nella storia di ognuno di noi c’è stato un momento che ha scandito la nostra crescita: il momento in cui si smette di essere bambini e si può salire in sella ad una due ruote spinta da un motore. Le colonne d’ercole sono i quattordici anni, il momento in cui, di colpo, tutto cambia. Si tratta per molti del primo mezzo a motore, uno scooter ma per noi che abbiamo vissuto questi mitici giorni negli anni ’80, poteva essere un “motorino”, un Garelli, un “Sì”, un “Ciao”. ricordate l’emozione?
Una due ruote ha segnato, per molti di quelli che si trovano a leggere articoli come questi, la propria svolta, l’entrata in un mondo i cui confini venivano di colpo allargati e la fantasia iniziava a viaggiare in direzioni che fino a poco prima sembravano, impossibili da percorrere.
Per questo abbiamo creduto che sarebbe stata una grandissima occasione per ripercorrere insieme a voi la storia delle due ruote attraverso una rubrica che riportasse alla luce i momenti storici della motocicletta: dalla sua nascita alle prime corse e competizioni, dai suoi utilizzi più bizzarri fino a record e aneddoti particolari per giungere alle nostre storie e riconoscerci ognuno in un particolare momento di questa lunga storia che inizia quasi 150 anni or sono.
L’inizio europeo
C’è confusione, come al solito, nel cercare di capire a chi spetti il titolo di essere stato il primo e quindi ad avere il merito dell’invenzione della prima motocicletta della storia.
Iniziamo a ripercorrere i primi momenti di questa eccitante storia facendo chiarezza su cosa ha fatto e quando.
La versione francese
Ci troviamo in Francia, nel 1869 e l’ingegnere Louis-Guillaume Perreaux deposita il brevetto numero 83691 con il quale descrive un veicolo avente due ruote e funzionante a vapore chiamato: Vélocipede à Grande Vitesse.
La versione italiana
Ci troviamo in Italia, è il 1879 e siamo all’ufficio brevetti di Roma dove l’ingegnere Giuseppe Murnigotti, di Bergamo, deposita il progetto di un veicolo a due ruote, biposto, mosso da una propulsione gassosa. Al progetto non venne mai dato seguito materiale, ciò significa che non si ebbe mai un prototipo di tale veicolo (italiani creativi pensatori e poco pratici!).
La versione tedesca
Ci troviamo in Germania, nel 1885 e due inventori tedeschi (bando alle ciance) costruirono il primo veicolo a due ruote con motore a combustione interna, si tratta di Gottlieb Daimler e Wilhelm Maybach e ci troviamo precisamente a Cannstatt , vicino Stoccarda.